Un percorso. Un percorso sinusoidale e analogico quello espresso da Carmela Corsitto in questa esposizione ligure. Qui la funzione iconografica, le sembianze artistiche rimandano simbolicamente ad affinità profonde con i ritmi e le scansioni naturali. Gli elementi plastici che compaiono sono forme ricorrenti e archetipe nella ricerca della Corsitto. Forme organiche simili a spermatozoi nelle quali maschile e femminile, concavo e convesso coesistono e si fondono. Indizi irrazionali di una vita possibile, inclusi in parallelepipedi, in contenitori rigorosamente geometrici. Scatole, colonne, moduli ordinati e allineati, dove l'enorme e soverchiante entropia del processo vivente, dei moti dell'anima, possa sembrare accettabile alla fragilità umana.
È configurata esplicitamente nel percorso di questa mostra, l'esperienza creativa della terra generante. La sorprendente trasformazione della materia stessa, memoria di un nulla primordiale e infinito, che dai gangli, dai grovigli, dal magma primigenio evolve un codice primario, diviene essenza autonoma, intelligenza e sensibilità, ricchezza e diversità,.Ma che inesorabilmente viene nuovamente coinvolta, proprio per sua natura, dal ciclo vitale a ritornare nulla, latenza pregna, e chiudere l'eterno cerchio.
Dualismo composito che racchiude e comprende il misterioso ed incessante interscambio che esiste tra gli estremi opposti di ogni genere, affermazione e negazione che si completano a si alimentano vicendevolmente, l'infinito moto dell'energia, rappresentato qui mediato nella creazione artistica, nelle impellenze intuitive e nelle sapienze tecniche del fare arte.
Dallo spazio interno all'opera, dalla severità e raziocinio dei contenitori, affiorano fermentazioni ribollenti, trasparenze e amorfismi che intrappolano o accolgono le metafore oggettuali , gli indizi di un pulsare vitale ancora allusi, nascosti, solo accennati nelle loro possibilità future, ma emergenti ad affermare la loro esistenza sia pur esigua, precaria, prima di ritornare a dissolversi, ad essere pura energia.
Preziosità compositive che l'artista ottiene manipolando i materiali, elaborando le "scene" e i luoghi, reinventando organicità ed equilibri, sino alla scoperta di nuovi insiemi, della duttilità che la materia offre alle possibilità della mente. Il linguaggio artistico di Carmela Corsitto si ascrive a pieno titolo nella ricerca contemporanea. Le opere, le installazioni da lei concepite come spazi costituiti da oggetti che contengono e che sono essi stessi potenzialità, sono comunicativamente assonanti con il sentire estetico del nostro tempo. Ma dell'Estetica nella sua accezione primaria quale percezione sensibile, la Corsitto si appropria e sviluppa il senso sacrale e intimo. Attesta e conferma costruttivamente, con maturità compositiva e capacità espressive, l'atemporalità e la forza di questo importante risvolto della funzione filosofica dell'Arte, che sembrava essere stato perso o superato nello scorrere del tempo, a favore di altre, forse non meno importanti sfaccettature del ruolo conoscitivo del processo artistico.
Chiavari, gennaio 2004
The sensitive Transformation
A route. A sinusoidal and analogical route the one expressed by Carmela Corsitto in this Ligure exhibition. Here the iconographic function, the artistic semblance symbolically send back to deep affinities with natural rhythms and scansions.
Plastic elements are recurrent and archetypical in Corsitto’s artistic search. Organic forms looking like spermatozoids in which male and female, concave and convex coexist and melt. Irrational signs of a possible life, included in parallelepipeds, in rigorously geometrical containers. Boxes, columns, modules aligned and put in order, in which the huge and overbearing entropy of the living process, of soul impulses might seem acceptable to human fragility.
Creative experience of generating earth is explicitly configured in this exhibition’s route. The surprising transformation of matter itself, memory of a primordial infinite nothingness, that from tangles, from primal magma evolves a primary code, becomes autonomous essence, intelligence and sensitiveness, richness and diversity. Yet inexorably is, by its nature, involved again in the vital cycle and it goes back to nothingness and closes the eternal circle.
Complex dualism containing and including the mysterious interexchange existing between extreme opposites of every kind, affirmation and negation completing one another, feeding each other, energy infinite motion, here represented through artistic creation, intuitive urgencies and technical abilities in making art.
From work’s inner space, from containers severity and rationality appear to the surface boiling fermentations, transparencies and amorphisms trapping or receiving objects metaphors, allusive, hidden, signs of vital pulsations outlined in their future possibilities, yet emerging to affirm their existence meager and precarious as it is, before dissolving themselves again, before becoming pure energy again.
Preciousness in composition the artist obtains manipulating materials, elaborating ‘scenes’ and places, reinventing organicity and balances, until she finds out new wholes, ductility matter offers to mind possibilities.
Carmela Corsitto’s artistic language fully belongs to contemporary art search. Works, installations she conceived as spaces made up by containing objects, which are potentiality themselves, communicating with the aesthetic feeling of nowadays. She takes possession of Aesthetic in its primary meaning as sensitive perception and develops a holy and sacred spirit.
With maturity in composition and ability in expression, the artist confirms the atemporality and power of this important side of philosophic function in Art, that was neither lost nor surpassed in the passing of time as it might have seemed.
Chiavari, January 2004
traduzione di Angelica Greco